Le origini contadine della festa di San Martino

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Le origini contadine della festa di San Martino

L’11 novembre è passato da poco, San Martino, in tutto l’Abruzzo non sono mancati festeggiamenti, di caratura popolare, in suo onore.

Nell’immaginario collettivo, il giorno di San Martino, è quello nella quale si festeggiano “ i cornuti”, e si assaggia il vino nuovoe si degustano le castagne, ma chi conosce le origini di questo rito?

“La festa dei cornuti” e la celebrazione di questi, non appartiene certo alla cultura abruzzese, ma a quella romana e romanesca,  e fonda le sue origini in epoche lontane, probabilmente nella Roma papalina del ‘700.

Quello che invece riguarda la nostra regione, sicuramente l’aspetto contadino di questa celebrazione.

Sin dal medioevo, l’11 novembre indicava la data di scadenza di tutti i contratti agrari, compreso soprattutto quello di mezzadria. Era quindi di fatto, il giorno in cui terminavano tutte le attività legate alla campagna, al di la del quale, sarebbe iniziata una nuova annata.

“Fare San Martino” significava letteralmente traslocare, se il contratto di mezzadria non veniva rinnovato, viceversa, se questo era confermato, l’11 novembre si trasformava in un vero giorno di festa: si iniziava a degustare il vino e l’olio nuovo.

Con l’arrivo dell’industrializzazione, e lo “ svuotamento” delle campagne, questa tradizione man mano è andata a perdersi, ma è bello vedere come esistano comitati e associazioni, che stanno cercando di riportare in vita, quello che appartiene alla cultura contadina della nostra regione.