Alla scoperta del bosco di Sant’Antonio

Pasta alla mugnaia di Rita Chef
Aprile 1, 2019
Metti tre asini che paralizzano Vasto…
Aprile 3, 2019

Alla scoperta del bosco di Sant’Antonio

Fu consacrato a S. Antonio soltanto nel medioevo, ma già in età classica era considerato un Locus, ovvero una foresta sacra dedicata a Giove. Stiamo parlando del  Bosco di Sant’Antonio, a Pescocostanzo,  tra il Monte Rotella e  il Monte Pizzalto.

Un posto magico e incantato che si estende per 550 ettari completamente sottratta al taglio degli alberi. Qui troviamo alberi di dimensioni  monumentali, come faggi, querce, ma anche acero, pero selvatico e il raro pero cordato. Ricca è anche la fauna presente nella foresta: si passa dalle diverse specie di picchio ( dorso bianco e dalmatino), ai lupi, orsi e gatti selvatici.

Seguendo il sentiero all’interno del bosco, è possibile raggiungere l’eremo di Sant’Antonio, eretto nel 1.300, dove all’interno è custodita una statua del santo dello stesso periodo.

Il bosco, con le sue querce secolari, e i suoi imponenti faggi, riesce a trasmettere emozioni uniche e sempre diverse, a seconda della stagione in cui lo si visita. Una meta, indispensabile se si vuole conoscere l’Abruzzo nel suo più profondo.

foto yesabruzzo