Specialità e leccornie pasquali: i fiadoni

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Specialità e leccornie pasquali: i fiadoni

Se c’è una pietanza molto in voga nel periodo pasquale, specie nel pescarese, quella è senz’altro il Fiadone. La sua preparazione di fatto è una tradizione, un rito, ed è del tutto normale, nei giorni che precedono la pasqua, imbattersi in quel fragrante profumo di formaggio, che soltanto i Fiadoni riescono a rilasciare.

Ma quali sono le origini di questa ricetta? Molto probabilmente dobbiamo tornare indietro fino al rinascimento, ai tempi del famoso cuoco Messibugo di Ferrara. Nella ricetta originale vi era l’utilizzo dello zafferano, e il cuoco utilizzava ovviamente quello aquilano. Da qui l’importazione della ricetta in Abruzzo è stata una cosa del tutto naturale.

Il nome probabilmente deriva dal germanico ” fladen” ovvero ” cosa gonfia”, trasformata prima in “flado” ed infine in Fiadoni.

Il fiadone, inteso come preparato in Abruzzo, ha la forma e la grandezza di un raviolo, viene consumato tutto l’anno, ma per consuetudine maggiormente nel periodo pasquale.  Al suo interno racchiude una farcitura a base di formaggio, generalmente Rigatino, Pecorino o ricotta di mucca o pecora, e aromi e spezie varie come pepe, noce moscata o, appunto, lo zafferano, amalgamati con le uova. Una volta spennellati con il tuorlo ed infornati acquisiscono un invitante colore dorato e lucido in superficie, un profumo intenso ed una consistenza soffice ed estremamente gradevole.