Se pensiamo al 5 maggio, viene in mente subito la poesia di Manzoni, dedicata a Napoleone Bonaparte ( data della morte del generale francese).
Napoleone Buonaparte dalla fine del 1700 ai primi anni del 1800,riuscì a conquistare gran parte d’Europa, tra questi anche ovviamente l’Italia, e l’Abruzzo.
Furono relativamente pochi i mesi in cui l’Abruzzo fu sotto l’assedio francesce ( 1797 e 1798), che una volta conquistato un territorio, lo proclamava facente parte della Repubblica Napolitana ( tranne Vasto che fu organizzata in repubblica autonoma – repubblica di Vasto).
In questi pochi mesi cosa hanno lasciato i francesi all’Abruzzo? ma alcune cose sono ormai tradizioni acquisite.
Sul linguaggio ben poco, sappiamo che la grammatica abruzzese deriva principalmente dallo spagnolo , e i francesi hanno influito ben poco, ma facciamo ci sono delle eccezioni: vi siete mai chiesti perchè le arance vengono chiamate purtuall? Leggenda narra che l’esercito francese le regalava al popolo, dicendo : pour toi? ( per te –pronunciando purtuà).
Ma soprattutto la cucina ha subito un importante influenza: le scrippelle , le hanno portato i francesi, e il famosissimo piatto ” scrippelle m’busse”, fu un piatto preparato male per l’esercito francese, leggi qui la storia.