Tra maggio e giugno in Abruzzo, ad un altitudine di 2.000 metri, li dove solitamente vi sono ampi pascoli, è possibile raccogliere un erba conosciuta come spinacio selvatico, o verdura del freddo: stiamo parlando degli orapi.
Nonostante i tedeschi la chiamino ” cicoria del freddo”, questa pianta appartiene alla stessa famiglia degli spinaci. Il nome deriva dal antico greco, per la caratteristica forma a piede d’oca.
Ci sono anche leggende sugli orapi, come quella che narra che Enrico IV nel 1600 face entrare nel suo parco reale la popolazione affamata per raccogliere erbe selvatiche e per gratitudine il popolo diede il nome di “Buon Enrico” a questo spinacio selvatico.
Le montagne d’Abruzzo sono ricche di queste pianta, ovviamente per altitudini superiori a 2.000 metri. Il periodo per la raccolta è quello che va da maggio a giugno.
La cucina tipica abruzzese ovviamente riesce ad impiegare gli orapi per ogni pietanza, dai primi, frittate e insalate, ma si accompagnano molto bene con tutti i legumi, specialmente i fagioli