Falco, l’eroe di Rigopiano, non c’è più

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Falco, l’eroe di Rigopiano, non c’è più

Aveva scovato e salvato  Ludovica, Edoardo e Samuel i tre bambini rimasti intrappolati miracolosamente vivi,  nella sala di bigliardo dell’hotel Rigopiano.  Falco, pastore tedesco delle unità cinofile dei vigili del fuoco, a tutti gli effetti un eroe d’Abruzzo, è morto.

Un anno dopo la tragedia di Rigopiano, Falco si è ammalato di mielopatia degenerativa, che nell’ultimo periodo gli aveva fatto perdere l’uso delle zampe posteriori.

Ad Annunciare la sua morte è stato Fabrizio, il vigile del fuoco con il quale Falco ha trascorso gli ultimi nove anni, e con cui ha avuto modo di effettuare tanti soccorsi. Questo il commuovente post del VVF.       R.I.P. grande Falco… eroe vero.

Lui è Falco, il mio amico e collega come Unità cinofila VVF
da 9 anni.
Sabato mattina, dopo un anno da quando abbiamo scoperto che fosse affetto da Mielopatia degenerativa, lo abbiamo addormentato e cazzo se fa male..
La belva, indolore, ti ha portato alla paralisi degli arti posteriori in troppo poco tempo e, per te, abituato a stare tra boschi e campi aperti, non era più una vita degna.
Guardarti venirmi incontro, festoso come sempre, ma percepire giorno per giorno il tuo peggioramento ed essere impotente è stato straziante.
Mentre scrivo piango, perchè forse avrei dovuto farlo prima, ma non trovavo il coraggio per tale gesto.
Abbiamo avuto momenti duri in cui potevamo fidarci solo l’uno dell’altro e mi sei sempre stato affianco.
Siamo stati operativi in interventi delicati, dove spesso sentivamo addosso la responsabilità di dare una risposta a chi da noi aspettava buone notizie.
A volte è successo ed altre invece no..
Abbiamo spesso interagito coi bambini e tu, coi tuoi 38 kg, passeggiavi tra loro, paziente a farti accarezzare.
Per te era tutto un gioco e fino all’ultimo giorno mi hai conteso fiero la palla..la Tua palla!
I tuoi occhi erano la tua voce e so che ti rendevi conto di tutto, ma come sempre hai fatto, amico mio, hai lottato con me.
Vorrei scrivere di te, ho mille ricordi, ma il dolore fa troppo male.
Ti voglio ricordare con questa foto: fiero e palla in bocca!
Ora “cerca” Falco e attento…che San Pietro s’è nascosto bene.
Ciao Amico mio e Grazie di tutto